Enna cosa vedere in un giorno

Floriana FontanaCosa vedere ad Enna in un giorno nel capoluogo di provincia più alto d’Europa.

La chiamavano Castruggiuvanni,

fin quando nel lontano 1927 Enna ritornò al suo nome originario.

Le origini di Enna sembrerebbero di etimologia indigena preindoeuropea.

Nel corso della sua storia è stata inoltre rocca forte quasi inespugnabile di Sicani, Greci, Bizantini, Romani, Arabi, Normanni, Svevi e Aragonesi.

Pensate che ancora oggi Enna vanta il titolo di capoluogo di provincia più alto d’Europa grazie ai suoi circa 931 metri di altezza dal mare.

Un capoluogo che io definisco dal fascino nordico in una terra che tutt’altro sa che di nord: la Sicilia!

Enna è una cittadella dell’entroterra siciliano che ancora oggi vale la pena visitare!

Con le sue casette dai tetti spioventi, con il suo lungo Belvedere dal quale è possibile ammirare anche il comune di Calascibetta, con le sue suggestive “vanedde” in cui di inverno caccia un gelido freddo mentre d’estate riesci a sentire il profumo dell’erba secca appena tagliata.

Calascibetta

Calascibetta- Vista da Enna

Cosa vedere ad Enna in un giorno prima tappa: Castello di Lombardia e Belvedere

Per prima cosa, quando arrivate ad Enna partite dal Castello di Lombardia e dal suo Belvedere.

Noi siamo stati accompagnati da amici nati e cresciuti ad Enna.

Abbiamo posteggiato la nostra macchina nella piazzetta limitrofa al Castello e subito la nostra attenzione è stata catturata dalla Statua di Euno, posta ai piedi del Castello.

Statua di Euno, schiavo

Statua di Euno

Realizzata da Pietro Marzilla, la Statua di Euno esprime tutto il coraggio e la tenacia con cui lo schiavo Euno capeggiò la rivolta servile, scoppiata nelle campagne contro i Romani.

Il Castello Regio di Enna riesce di sicuro a rubare l’attenzione per la sua posizione strategica.

Posto sulla cima più alta del monte su cui sorge la città, dal Castello di Enna potrete godere di una vista spettacolare su un fondovalle che dal lago di Pergusa raggiunge Calascibetta, fino a coinvolgere anche la cima dell’Etna nelle giornate più nitide.

Vista dal Castello Lombardia

Vista Ovest dal Castello di Lombardia

Voluto da Federico II di Svevia nel XIII secolo, il Castello di Lombardia è stato infatti sempre il fulcro della difesa militare dell’isola fin dal periodo romano.

Dove mangiare ad Enna

Dal castello poi percorrete tutta via Volturno.

Via Volturno rappresenta la zona del Belvedere di Enna e centro della movida serale.

Presso la Trinacria ha inizio il nostro pranzo con una vasta carrellata di antipasti tipici del luogo e due primi locali.

Tutto è stato preparato con prodotti esclusivamente di origine siciliana: dalle insalate di pesca e albicocca al Piacentinu Ennese DOP fino alla Pasta ‘ncasciata preparata con cavolfiore, fondo di acciuga, pinoli, scaglie di mandorle tostate, olive e macchiata con un po’ di pomodoro pelato.

Seconda Tappa: Torre di Federico e Obelisco di Enna, centro della Sicilia

Nel primo pomeriggio proseguite la vostra gitarella verso la parte Ovest della città, sull’ala opposta al Castello di Lombardia.

Qui potrete scoprire la Torre di Federico II e di lì a pochi metri anche l‘Obelisco di Enna, il quale rappresenta geograficamente il centro della Sicilia.

La Torre di Federico II è un monumento assolutamente da vedere.

Estesa in verticale su tre livelli con i suoi 98 gradini tutti in salita, dalla sua cima potrete godervi Enna in tutta la sua bellezza.

Enna cosa vedere in un giorno

Enna vista dalla Torre di Federico

Enna cosa vedere in un giorno Terza Tappa: Lago di Pergusa e Parco Proserpina

Ore 18:30, orario esatto per scendere giù in pianura e dirigervi verso la riserva naturale del Lago di Pergusa, dove tra un giro in macchina lungo tutto il percorso dell’autodromo e qualche foto sul pontile, sembra quasi di respirare un po’di aria di mare grazie alla presenza delle acque salmastre del lago, che ancora oggi si alimenta solo esclusivamente con acque piovane.

Enna cosa vedere in un giorno

Lago di Pergusa

Prima di ripartire per il “Monte” godetevi un po’ di fresco e di venticello al Parco Proserpina.

Il Parco Proserpina di Pergusa è un luogo ideale per le famiglie, grazie al suo parco giochi e alla sua aria attrezzata.

Cosa vedere ad Enna quarta e ultima Tappa: Arancino al Piacentinu Ennese

Ora dell’Imbrunire: una rossa palla di fuoco ci avvisa che il sole sta per tramontare e che è arrivato il tempo di assaggiare il meraviglioso Arancino al Piacentinu Ennese, a due passi dalla Torre di Federico.

Brevettato da Rosario Umbriaco e fatto sbarcare all’Expo di Milano nel 2015, l’Arancino al Piacentinu Ennese è come una matrioska, costituito da 2 strati di riso:

  • uno strato interno di riso bianco, con ricotta, prezzemolo e pepe nero che racchiude la fonduta di Piacentinu;
  • un altro strato esterno di riso allo zafferano ennese e menta selvatica, avvolto dal Pan grattato e fritto senza l’utilizzo di alcuna lega.

Una piacevole chiacchierata ci permette di conoscere meglio da vicino Rosario Umbriaco e la storia da rosticcere della sua famiglia che che trae le sue origini negli anni ’20, quando il nonno e il bisnonno vendevano già Hot Dog a New York!

Si ritorna a Palermo

Soddisfatti e stupiti dalla bellezza della nostra Terra, ci mettiamo sulla strada del ritorno con uno zaino pieno di ricordi fotografati e con un cuore stracolmo di emozioni.

Floriana.

Vuoi conoscere la Sicilia dell’entroterra? Scopri di più su cosa vedere a Petralia Soprana, Borgo più bello d’Italia 2019.

9 Responses

  1. Che bello….leggo sempre con molto piacere il tuo blog, perché é sempre corredato da informazioni storiche, paesaggistiche, culinarie e curiosità varie oltre che da belle e artistiche foto.

  2. bella descrizione, complimenti! Da ennese ho vissuto la mia città con altri occhi. Un solo appunto: il castello e la torre sono a pagamento ad esclusione dei residenti. Un biglietto cumulativo è di 4 euro altrimenti si paga 2euro per singolo sito.

    • Sai che questa estate era ancora gratuito anche per i non residenti?? È stata una grande opportunità ma grazie per l’aggiornamento! Di sicuro questo nuovo Intervento garantisce la valorizzazione del territorio!!

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Chef blogger e Podcaster con un passato da giurista.

Cresciuta professionalmente tra i fornelli di Cantiere Cucina, la mia missione è comunicare la Sicilia attraverso i miei piatti d’autore.

Oggi sono Executive Chef del Domìa Hotel Boutique a Mondello.

Il mio progetto?

“Ti racconto una ricetta”

Ti porto con me raccontandoti la storia e l'eccellenze enogastronomiche della mia Sicilia con itinerari siciliani e eventi di antropologia culturale legati al cibo su più canali:
video itineranti, cene e cooking show da me ideati e curati, coinvolgendo aziende del territorio.
Realizzazione piatti d'autore con materie prime del territorio.
Racconti, interviste e storie divulgati mediante il mio nuovo Podcast.

Collaborazioni:
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